Arriva dagli Stati Uniti il progetto grazie al quale gli Shuttle potranno finalmente far rifornimento di idrogeno ed ossigeno in orbita, con la creazione di questo nuovo distributore spaziale di carburante la Nasa continua a sorprenderci sempre di più e non smette di pensare in grande.
Benchè le missioni degli Shuttle,a breve giungeranno al termine, è decollata proprio la scorsa settimana la navetta spaziale Endeavour, che porterà l'italiano Roberto Vettori sulla stazione spaziale internazionale AMS per il suo ultimo viaggio.
La geniaile idea ha preso ispirazione proprio da questa missione; con la realizzazione di questo distributore, che non sarà un benzinaio, ma un deposito di ossigeno ed idrogeno liquidi, propellenti utilizzati per i razzi; potremmo disporre diversi punti di rifornimento, grazie ai quali sarà possibile pensare a missioni di lunga durata ( come ad esempio arrivare fino a Marte).
Tali distributori ridurranno in modo sostanziale il peso delle navette, che potranno partire con i serbatoi mezzi vuoti e far rifornimento nello spazio, attenuando in questo modo le difficoltà del lanci da terra.
La NASA ha proposto così, in Space Cryogenic Propellant Storage and Transfer Demonstration Mission Concept, lo studio per la creazione di questi nuovi punti di rifornimento, si ha tempo fino al 23 maggio 2011 per proporre svariate soluzioni, che però dovranno garantire: un trasferimento sicuro dalla stazione spaziale ai veicoli, dimostrare di saper conservare i due propellenti (idrogeno ed ossigeno) per lunghi periodi, rimediare alle perdite di quest'ultimi e all'ebollizione dell'ossigeno liquido in condizioni di microgravità e le soluzioni ai principali problemi di questo progetto.
Un'idea di questo tipo potrebbe far gola addirittura alle compagnie commerciali, fin tanto da poter far nascere una catena di distributori spaziali. La spesa " gravita" intorno ai 200/300 milioni di dollari; a voi la sfida.
di Camilla Lombardozzi
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