lunedì 2 agosto 2010

TI VA UN CAFFE'?


Chi beve tanto caffè finisce per diventare "resistente" a molti degli effetti della caffeina. Lo dimostra una ricerca apparsa su Neuropsychopharmacology condotta da Peter Rogers, uno psicologo dell'università di Bristol in Inghilterra.

Spiega quest'ultimo: "Con il consumo frequente di caffè si sviluppa innanzitutto una tolleranza agli effetti ansiogeni della bevanda, che quindi non provoca più agitazione. Qualcosa di simile avviene anche per l'attenzione e la lucidità mentale: in chi beve caffè spesso l'effetto di 'sveglia' si perde. Anzi, succede che quando si è in astinenza da caffè, fra una tazzina e l'altra, il livello di attenzione scende al di sotto della soglia 'normale' per quell'individuo: bere la tazzina non fa 'svegliare', semplicemente riporta l'amante del caffè nella situazione-base. Inoltre abbiamo scoperto che la caffeina induce tolleranza ai suoi effetti molto prima di quanto si credeva in passato: bastano un paio di tazzine al giorno, ad esempio, per non risentire più dell'effetto ansiogeno del caffè. Il problema vero però è l'astinenza: in chi beve abbastanza caffè basta meno di un giorno lontano dalla tazzina per ritrovarsi con il mal di testa e una riduzione della lucidità mentale".

Forse è il caso di non esagerare! Anche perché, nell'annosa e controversa questione sui benefici o i guai portati dal caffè, una cosa sola pare sicura: con moderazione non fa male, neanche a chi ha qualche problema di cuore. Basta appunto non superare le tre, quattro tazzine quotidiane.

Tratto da: Il Corriere della Sera.it

Nessun commento:

Posta un commento