mercoledì 16 giugno 2010

PC: NO THANKS, I'M A BABY


Niente PC sotto i 9 anni! Sembra uno scherzo, che ha del demenziale ed anche dell'anacronistico nel mondo tecnocratico, informatico ed internet-dipendente d'oggi, ma questa è la richiesta che alcuni psicologi della Royal Society of Medicine hanno avanzato al governo, Conservatore, giunto da poco al potere, in Gran Bretagna.

Sotto accusa, in particolare, è il Nappy Curriculum, voluto dai Laburisti, per introdurre l’uso del PC e di altre tecnologie sotto i 5 anni di vita perchè si è visto che queste, se usate troppo prematuramente, possono compromettere le abilità di lettura e di calcolo matematico, deformando la realtà del bambino.

Quest'ultimi hanno bisogno di educare le proprie infrastrutture neurologiche e di apprendimento nello spazio vero, prima di iniziare a muoversi in quello virtuale altrimenti si rischia di compromettere, in modo irreversibile, il delicato momento della vita in cui i piccoli devono ancora farsi un’idea consapevole del mondo, dello spazio e del tempo.

Un bombardamento tecnologico troppo precoce, insomma, può compromettere, secondo gli psicologi della Royal Society of Medicine, un sano sviluppo. Questi hanno, perciò, stabilito la soglia anagrafica minima delle prime navigate su internet: almeno 9 anni di età! A salvarsi dal giudizio negativo degli esperti sono stati solo pochi programmi di disegno: a loro andrebbe il merito di potenziare la creatività e lo sviluppo del pensiero.

A tutti quei genitori che pensando di far bene a mettere il proprio piccolo davanti al PC, magari, con un cartone animato, già dalla più tenera età per renderlo subito pratico con questo mezzo, che poi lo "seguirà" tutto il resto della vita, va certo data comprensione, ma anche all'occhio non esperto sembra evidente che palla e lego sono meglio di qualsiasi altra cosa quando si è piccoli.

Tratto da il corriete.it, sezione Scienze.

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