5 anni fa, a Boston, il presidente di Harvard, Lawrence Summers, sosteneva: “le differenze biologiche innate tra donne e uomini fanno sì che le prime eccellano meno dei secondi in carriere legate alla matematica e alle materie scientifiche”. Niente di più falso!
Secondo uno studio dell'American Association of University Women è una pura e semplice questione di stereotipi culturali. I dati, spiega l’autrice Catherine Hill, sono eloquenti: illustrano un’avanzata poderosa del gentil sesso nel cosiddetto settore STEM, cioè: Scienza, tecnologia, ingegneria e matematica.
Why so Few? S'intitola il report che analizza le presunte differenze di genere nelle discipline scientifiche. Qui ci si chiedende: perchè se il gap si sta attenuando ancora non si è verificato un reale allineamento? Secondo suddetta ricerca è tutta una questione di un preconcetto atteggiamento culturale: nemico di una reale parità sarebbe la diffusa convinzione, tra veramante troppe persone, che le ragazze non siano così portate per alcune materie.
A tal proposito Mae Carol Jemison, prima donna afro-americana a volare nello spazio, ha raccontato: “Spesso quando io facevo una domanda ai miei professori mi veniva risposto con atteggiamento di sufficienza, mentre allo stesso identico quesito i miei colleghi maschi ricevevano i complimenti per l’acuta osservazione”.
All’interno dello studio è stato fatto un esperimento: alcuni studenti divisi in 2 gruppi: al primo è stato detto che i maschi erano più portati per la matematica, mentre al secondo non è stato dato alcun condizionamento. Poi sono stati distribuiti alcuni test di abilità logico-matematiche. All’interno del primo raggruppamento di volontari il punteggio riportato dai maschi è stato di 25 contro un punteggio medio di 5 riportato dalle femmine, mentre all’interno del secondo raggruppamento il punteggio maschile è stato di 19 contro i 17 di quello femminile, con un minimo scarto di genere...Sarà per questo che una donna per essere considerata produttiva come studiosa del settore deve collezionare almeno 3 pubblicazioni in prestigiose riviste scientifiche mentre a un uomo ne basta una?
Genitori, insegnanti e società spesso finiscono, con i loro messaggi più o meno velati, con il suggerire un ruolo o, peggio, con lo scoraggiarlo!
EDF
martedì 6 aprile 2010
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